Dopo sei anni di raduni amatoriali con lo scopo di verificare la quantità e qualità dei bracchi in Campania, siamo stati ancora una volta a Cannalonga, paesino nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, a parlare di bracchi italiani. Un'esperienza che in tutta franchezza ci ha aiutato a conoscere meglio la nostra amata razza e fatto conoscere tanti amici braccofili non solo della Campania ma anche della Calabria, Puglia e Lazio. L'esperienza inizia nel 2008 con gli amici Barbieri, Capone, Fusetti allora rispettivamente Vicepresidente e consiglieri SABI, oggi dimissionari i primi due ma con l'augurio e l'auspicio che possano al più presto rientrare nella grande famiglia SABI e che la passione per il bracco "tricolore ", possa prevalere su tutto!
Anche quest'anno, dicevo, siamo stati a Cannalonga in località Pattano, nella meravigliosa azienda agro zootecnica le "Starze" dell'ing. Antonio Di Bartolomeo che ringrazio personalmente e a nome della SABI. Terreni collinari coltivati a grano e a foraggere, ideali per verificare le qualità della nostra razza, spazi ampi inframmezzati da naturali rivoli di acqua e siepi di macchia mediterranea, ottimi per una prova su starne. Quindici bracchi alla partenza che, uno dopo l'altro, hanno espresso fasi di trotto entusiasmanti, tirati da effluvi misti a odor di prato riscaldato dal sole. L'abbondanza di selvaggina ha permesso a tutti i cani di incontrare ma quattro di loro sono stati davvero degni di nota. I giudici Ferrara e D'Aniello così relazionano. Morgana di Salvione: una femmina di qualità parte spedita al galoppo, va in emanazione mettendosi al trotto, ferma una starna a circa trenta metri e poi rincorre. Mia di Mercuri: parte lenta, avverte e ferma bene un maschio di fagiano, poi sale in cattedra e con trotto spedito va a fermare una starna a bordo di una siepe che poi rincorre a fondo. Sara di Esposito: una cagnina tutto pepe, movimento elegante, cerca con ordine, ferma, guida e risolve da manuale ma anche lei rincorre. Zibibbo della Croccia (del sottoscritto): fasi di trotto tipico di razza, testa alta, naso al vento, rientri a galoppo avido e continuo, così inizia e così finisce il turno, avverte, fila e ferma in bella espressione. Alla fine della competizione non ci sono stati vincitori né vinti: tutti contenti intorno ad una tavola ricca di sapori cilentani tra cui un caciocavallo primo sale che il buon sig. Peppo produce in azienda con latte bovino e caglio di capretto, una delizia tutta da gustare! Per non parlare del buon vino beneventano dell'amico Salvione!
Quest'anno, dopo le varie esperienze maturate, ci portiamo a casa non solo il piacere di essere stati insieme a trascorrere una giornata all'insegna dell'amicizia tra persone che condividono la stessa passione, ma anche la convinzione che i nostri cani possono ben figurare non solo a caccia ma anche in prova.
Ringraziando quanti hanno voluto questo raduno, i proprietari dei terreni, l'ATC delle Aree Contigue, la Federcaccia di Salerno, i giudici e tutti gli amici braccofili, l'augurio per l'anno prossimo è che possiamo rivederci ancora a Cannalonga più numerosi e in una prova ufficiale insieme ai grandi dresseur e ai loro blasonati cani.
Mimmo Pizzolante
Delegato SABI per la Campania