La splendida cornice della campagna cilentana, ha fatto da sfondo all'evento organizzato da "La Squadraccia" di Salento al quale hanno partecipato, oltre ai componenti, i soci della Sezione FidC di Salento e i simpatizzanti del mondo venatorio locale. L'incontro, realizzato presso la casa di caccia a chiusura dell'annata venatoria 2012-13, è stato un momento di verifica e valutazione degli accadimenti della trascorsa stagione di Caccia nella quale si sono resi protagonisti, indistintamente ognuno per i suoi compiti, tutti i partecipanti all'ormai famosa squadra di cinghialai del salernitano. Il capocaccia, Gabriele De Marco, ha elogiato tutto il gruppo per la correttezza e la sportività che ha dimostrato durante il periodo di caccia ma in primo luogo ha evidenziato l'importanza che la sua squadra ha dato al rispetto delle regole fondamentali sulla sicurezza nell'ambito venatorio. Si è soffermato poi sul gruppo dei canai (Giuseppe De Marco, Gianfranco Pinto e Giuseppe De Feo) che con il loro impegno e la loro abnegazione rendono possibile questo tipo di Caccia che coinvolge oltre che un certo numero di appassionati, anche molti cani che devono essere allevati, accuditi e addestrati durante tutto l'arco dell'anno. Nota particolare ha rivolto infine ai numerosi nuovi seguaci, giovani e meno giovani, che si sono recentemente avvicinati alla Caccia e che stanno manifestando quella passione e quell'entusiasmo che sono alla base del futuro dell'ars venandi. Il Presidente della sezione comunale FidC di Salento, Giuseppe De Marco, nel suo intervento, poi, ha ricordato, con dovizia di particolari, alcune delle "cacciate" più significative lasciando alla platea dei presenti le battute e gli sfottò che caratterizzano sempre questo tipo di conviviali. Presente, all'incontro, Luigi Spera, Presidente provinciale della Federazione Italiana della Caccia, che ha sottolineato: "La trascorsa annata venatoria è stata un autentico calvario per tutto il nostro mondo ma non dobbiamo abbatterci e la vostra presenza qui oggi, in compagnia di tanti giovani e tanti simpatizzanti, è il segnale evidente che la nostra passione ha un presente vivo e pulsante ma in modo specifico un grande futuro a condizione che tutte le componenti che costituiscono il mondo venatorio capiscano l'importanza della loro unità e riconoscano il peso di quei percorsi scientifici che possono dare finalmente un riconoscimento, oltre a quello legislativo, per una corretta attività venatoria". A fine appuntamento dopo il pranzo a base di prodotti locali e di cacciagione, i presenti hanno potuto ammirare, grazie ad Angelo Scarpa, le evoluzioni di un falco e la bellezza ipnotica di un gufo reale. Ci si è lasciati poi con la promessa di ritrovarsi l'anno prossimo e la speranza di essere sempre più numerosi.