Stagione della caccia a rischio. E' l'allarme del presidente di Federcaccia Salerno, Luigi Spera, preoccupato dalle decisioni che la Regione Campania sta assumendo in materia venatoria.
Presidente Spera, quali i timori?
L'art. 34 della Finanziaria 2012 e il proposto Nuovo Regolamento degli ATC, passando per la farsa di una nuova legge che di nuovo non si sa bene che abbia, mettono a rischio la prossima stagione venatoria. Parliamo di leggi che, oltre ad essere in alcune parti illegittime, sono fortemente penalizzanti per tutti i cacciatori migratoristi campani. I danni sono incalcolabili, sia in termini venatori che in quelli associativi.
I cacciatori, insomma, continuano ad esser visti come "nemici"?
La Regione Campania continua a non rendersi conto che i cacciatori sono onesti cittadini e come tali vanno rispettati, senza prevaricazioni ed abusi. E' volontà, del Direttivo salernitano della Federcaccia, di dare un segnale deciso ed energico della presenza, a Salerno, di un gruppo compatto non disposto a subire imposizioni ed invadenze ma soprattutto attento al futuro della caccia in Campania. La confusione è totale. Nuove regole non applicabili per la mancanza di regolamenti specifici e atti amministrativi poco chiari finiscono col creare solo caos e disordine. Non credo si possa più accettare che anche quest'anno si sia arrivati a due mesi dall'apertura ed ancora non si conoscono le "regole del gioco" che da settembre impegnerà 45.000 campani che vorrebbero dar corso alla loro passione: la caccia.
Quali i problemi più rilevanti?
Oltre al solito cronico ritardo nell'emanazione del Calendario venatorio, quest'anno, sono intervenute novità legislative che stravolgono non solo tecnicamente l'attività venatoria ma anche la gestione del territorio. Addirittura la Regione pensa di poter imporre ai cacciatori la prenotazione della giornata venatoria via mail o tramite messaggio dal telefonino. E' impensabile, e non si pretende, di andare a caccia come facevano i nostri nonni che al mattino decidevano senza nessuna restrizione o programmazione, ma è altrettanto impensabile pensare di doversi portare dietro un borsone per i documenti necessari all'espletamento delle formalità burocratiche, oltre ad un ragioniere per compilarli e di un geometra per evitare di sconfinare in località protette o solamente a regolamentazione diversa.
C'è il rischio che la stagione non parta?
Sicuramente. I cacciatori sono stanchi, sia delle lungaggini burocratiche che degli aumenti continui delle tasse. Avanti così, la caccia, in Campania, rischia di scomparire.